lunedì 20 gennaio 2014

Il Pc

L'IBM Personal Computer, comunemente conosciuto come PC IBM, è un personal computer dell'IBM.
Il PC IBM è stato presentato il 12 agosto 1981[2] e commercializzato dal settembre 1981 all'aprile 1987. Capostipite dei personal computer comunemente usati oggi basati su microprocessori in architettura x86, è stato sostituito dall'IBM Personal Computer XT.


Il termine "PC IBM"

La denominazione "PC IBM" verrà usata in seguito per indicare tutti i personal computer prodotti negli anni seguenti da IBM, la cui architettura hardware negli anni seguenti si afferma prepotentemente sul mercato dando origine anche a un vastissimo numero di cloni noti come "compatibili IBM".
Inizialmente IBM affermò la propria architettura hardware ma con la nascita dei compatibili IBM altri produttori conquistarono grosse fette di mercato e furono in grado di imporre proprie scelte architetturali. Col passare degli anni IBM divenne sempre meno in grado di imporre proprie scelte architetturali fino a quando nel 2004 decise di uscire dal mercato dei personal computer ormai diventato troppo competitivo e quindi poco remunerativo.
Oggi con l'uscita di IBM dal mercato dei personal computer i termini "PC IBM" e "compatibile IBM" hanno perso di significato (se non in ambito storico) e sono entrati in disuso.
Oggi l'architettura hardware dei personal computer successori dei PC IBM e dei compatibili IBM viene decisa da vari consorzi in cui sono riunite tutte le maggiori aziende del pianeta impegnate nella produzione di hardware per personal computer.

Il termine "personal computer"

Il termine "personal computer" presente nel nome del computer è usato per evidenziare l'uso del computer da parte di un singolo utente in contrapposizione ai mainframe o ai minicomputer multiutente all'epoca già molto diffusi nelle grandi aziende. Tale termine, tuttavia, era stato coniato negli anni settanta in riferimento all'Apple II, e veniva usato per indicare tutto il segmento di mercato, indipendentemente dal marchio. È con l'IBM Personal Computer, in ragione della grande diffusione che raggiunge, che tale termine si restringe nell'uso con il significato che oggi solitamente gli attribuiamo, cioè di computer basato su architettura Intel, in contrapposizione a Macintosh o altre piattaforme.

Cos'è il database?

In informatica, il termine database, base di dati o banca dati (a volte abbreviato con la sigla DB), indica un archivio dati, o un insieme di archivi, in cui le informazioni in esso contenute sono strutturate e collegate tra loro secondo un particolare modello logico (relazionale, gerarchico, reticolare o a oggetti) e in modo tale da consentire la gestione/organizzazione efficiente dei dati stessi e l'interfacciamento con le richieste dell'utente attraverso i cosiddetti query language (query di ricerca o interrogazione, inserimento, cancellazione, aggiornamento ecc.) grazie a particolari applicazioni software dedicate (DBMS), basate su un'architettura di tipo client-server.


Generalità

Il termine "database" può anche indicare contemporaneamente:
Informalmente e impropriamente, la parola "database" viene spesso usata per indicare il database management system (DBMS) riferendosi dunque alla sola parte software. Un client di database lato client interagisce con il DBMS e quindi anche con il database in senso fisico.
Nei database più moderni, ovvero quelli basati sul modello relazionale, i dati vengono suddivisi per argomenti (in apposite tabelle) e poi tali argomenti vengono suddivisi per categorie (campi) con tutte le possibili operazioni di cui sopra. Tale suddivisione e funzionalità rende i database notevolmente più efficienti rispetto ad un archivio di dati creato ad esempio tramite file system di un sistema operativo su un computer almeno per la gestione di dati complessi.
La diffusione dei database, e dei relativi sistemi DBMS di gestione, nei sistemi informativi moderni è enorme e capillare essendo un componente base di un sistema informativo attraverso il rispettivo sistema informatico: si pensi a tutte le attività commerciali di gestione di magazzino, gestione clienti, a sistemi di immagazzinamento di dati personali o pubblici nella pubblica amministrazione e nelle imprese private (es. banche e aziende), contabilità ecc. I database sono presenti anche all'interno dell'architettura three-tier delle applicazioni web dove rappresenta il data layer ovvero la persistenza dei dati. La gestione e lo sviluppo dei database attraverso DBMS è diventata nel tempo una branca a tutti gli effetti dell'informatica moderna.

Gestione delle informazioni

La base di dati deve contenere anche le informazioni sulle loro rappresentazioni e sulle relazioni che li legano. Spesso, ma non necessariamente, una base dati contiene le seguenti informazioni:
  • Strutture dati che velocizzano le operazioni frequenti, di solito a spese di operazioni meno frequenti.
  • Collegamenti con dati esterni, cioè riferimenti a file locali o remoti non facenti parte del database.
  • Informazioni di sicurezza, che autorizzano solo alcuni profili utente ad eseguire alcune operazioni su alcuni tipi di dati.
  • Programmi che vengono eseguiti, automaticamente o su richiesta di utenti autorizzati, per eseguire elaborazioni sui dati. Un tipico automatismo consiste nell'eseguire un programma ogni volta che viene modificato un dato di un certo tipo.
In un sistema informatico, una base di dati può essere usata direttamente dai programmi applicativi, interfacciandosi con il supporto di memorizzazione (insomma, agendo direttamente sui file). Questa strategia era quella adottata universalmente fino agli anni sessanta, ed è tuttora impiegata quando i dati hanno una struttura molto semplice, o quando sono elaborati da un solo programma applicativo.
Dalla fine degli anni sessanta, tuttavia, per gestire basi di dati complesse condivise da più applicazioni si sono utilizzati appositi sistemi software, detti sistemi per la gestione di basi di dati (in inglese "Database Management System" o "DBMS"). Uno dei vantaggi di questi sistemi è la possibilità di non agire direttamente sui dati, ma di vederne una rappresentazione concettuale.
La ricerca nel campo delle basi di dati studia le seguenti problematiche:
  • Progettazione di basi di dati.
  • Progettazione e implementazione di DBMS.
  • Interpretazione (o analisi) di dati contenuti in database.
Le basi di dati spesso fanno uso di tecnologie derivate da altre branche dell'informatica. È usuale utilizzare tecniche derivate dall'intelligenza artificiale, come ad esempio il data mining, per cercare di estrarre relazioni o più in generale informazioni presenti nelle banche dati ma non immediatamente visibili.

Struttura o modello logico

Le basi di dati possono avere varie strutture, di solito, in ordine cronologico:
  1. gerarchica (rappresentabile tramite un albero – anni sessanta),
  2. reticolare (rappresentabile tramite un grafo – anni sessanta),
  3. relazionale (attualmente il più diffuso, rappresentabile mediante tabelle e relazioni tra esse – anni settanta),
  4. ad oggetti (estensione alle basi di dati del paradigma "Object Oriented", tipico della programmazione a oggetti – anni ottanta),
  5. semantica (rappresentabile con un grafo relazionale – inizio anni duemila).
Il formato XML, oltre che per scambi di dati su web, si sta diffondendo per la definizione di vere e proprie basi di dati. XML ha una struttura gerarchica, pare quindi un "ritorno alle origini" dei modelli di dati.
Un requisito importante di una buona base dati consiste nel non duplicare inutilmente le informazioni in essa contenute: questo è reso possibile dai gestori di database relazionali (teorizzati da Edgar F. Codd), che consentono di salvare i dati in tabelle che possono essere collegate.
La funzionalità di un database dipende in modo essenziale dalla sua progettazione: la corretta individuazione degli scopi del database e quindi delle tabelle, da definire attraverso i loro campi e le relazioni che le legano, permette poi una estrazione dei dati più veloce e, in generale, una gestione più efficiente.

MY DOG...

Il Basset Hound è una razza di cane originaria dell'Europa, il cui nome deriva dall'unione del termine francese "Bas" (bassetto), e dalla parola inglese "Hound" (segugio).
Le origini della razza derivano da cani da caccia francesi e dal Bloodhound. In particolare da una selezione dei cosiddetti "bassetti", cani affetti da acondroplasia (nanismo), tali da avere l'aspetto di un cane di dimensioni normali, ma con arti corti e torti. La differenza infatti che salta subito all'occhio tra "bassotto" e "bassetto", è appunto che il primo è un cane piccolo in tutte le dimensioni, più lungo del normale. Mentre il secondo è un cane di taglia medio-grande (ossatura compresa), che però ha le zampe corte.
I bassetti da cui deriva il nostro Basset Hound sono il Basset d'Artois ed il Normand (oggi riuniti in un'unica razza: Basset Artesien Normand), ai quali fu poi unito il sangue del Bloodhound, per mantenere e fissare il tipo di testa che ancora oggi possiamo ammirare. Nonostante il Basset Hound debba gran parte della sua selezione iniziale alla Francia, oggi è considerato dalla FCI un cane di origine inglese.
Storicamente questo cane veniva utilizzato per il fiuto eccellente e bassa statura, specialmente per la caccia di animali da tana (volpe, lepre, fagiano). La selezione di questa razza ha portato quindi a sviluppare la morfologia di questo cane ed al miglioramento delle sue doti venatorie. Le sue lunghe orecchie, ad esempio, permettono al Basset-Hound di convogliare gli odori risalenti dal terreno direttamente al suo tartufo, gli arti corti con unghie molto lunghe e spesse sono invece molto utili per infilarsi in tane o cespugli, mentre la coda, che spesso termina bianca in punta permette al cacciatore di rintracciare il cane nell'erba alta.
Ad oggi viene considerato un cane da compagnia, data la natura tranquilla e paziente, affettuosa e gioiosa sia con i bambini che con tutte le altre persone e la sua fortissima indole al gruppo gerarchico-sociale e alla muta. Quanto affettuoso, tanto è caparbio: grazie alla sua espressione triste il Basset-Hound riesce spesso ad ottenere ciò che vuole.
Questa razza è molto diffusa in Inghilterra e negli Stati Uniti, patrie che hanno reso famosa questa razza al resto del mondo grazie a partecipazioni di alcuni esemplari di Basset-Hound a film, telefilm e spot televisivi di successo.

La Rana

Piccolo animale vertebrato, appartenente alla famiglia dei ranidi, alla classe degli anfibi, ed all’ordine degli anuri. Non ha coda; il suo corpo è coperto drana pelle molto liscia; le gambe anteriori, brevi, sono fornite di quattro dita, quelle posteriori, più lunghe, hanno cinque dita. Ha attitudine al salto ed al nuoto La bocca, con larga apertura, è provvista di denti solamente nella mascella superiore, e la lingua, bifida all’estremità posteriore è protrattile ed usata per afferrare la preda. Ha grossi occhi sporgenti, ed il timpano scoperto.
Sprovviste di coste e di diaframma, le r adulte respirano per le narici, a bocca chiusa, abbassando ed innalzando la base della cavità orale, con : due polmoni semplici a sacco; non hanno trachea alla laringe. Le rana giovani respirano per branchie. Le r depongono le uova in ammassi mucillaginosi galleggianti, che il maschio feconda. Dall’uovo nasce la larva, che poi si trasforma in girino o botolo, con piccolo corpo rotondo, bocca circolare munita di becco, senza zampe; per nuotare si serve della coda lunga ed appiattita lateralmente e la sua respirazione, dapprima acquatica, avviene a mezzo di un ciuffo di branchie al lato del collo. Attraverso una nota ed interessante metamorfosi, il girino diventa rana: a poco a poco nascono le zampe posteriori, indi le anteriori, sparisce la coda; nella bocca spuntano i denti; si formano i polmoni e la respirazione diventa aerea; dapprima erbivoro, il girino trasformato in rana diventa insettivoro.
Dopo il letargo invernale, che trascorrono affondate nella melma, le rana si svegliano a primavera. Soltanto il maschio gracida, gonfiando due sacchi laringei che escono da due fessure nel collo. Respirano anche sott’acqua a mezzo dei pori della pelle. Sono utilissime all’agricoltura, distruggendo gran numero di insetti. La carne delle rana è commestibile. La rana esculenta {rana verde e comune) è là più conosciuta. Nella parte superiore è verde con macchie gialle o brune, nella parte inferiore è bianca. Vive quasi sempre nell’acqua. La rana temporaria (rana rossa) allo stadio adulto abbandona l’acqua e vive generalmente nei prati di montagna. È molto agile al salto, di color rossiccio, con due fasce nere ai lati della testa. La rana castesbeiana (rana toro) è famosa per le sue straordinarie caratteristiche. Vive nell’America del N ma anche da noi, è lunga circa 20 cm e fa salti di tré o quattro metri. Si nutre di uccelli acquatici e di piccoli pesci. La sua voce è così sonora che ricorda il muggito del bue.
• Magia e mitologia. Largamente impiegate nelle pratiche magiche, le rana, in quanto animali acquatici, sono considerate custodi della pioggia e hanno quindi una parte ,di primo piano in molti rituali e pratiche magiche destinate a favorire la pioggia. Queste pratiche erano un tempo diffuse in ogni parte del mondo. Europa compresa, dove, nel medioevo e anche in tempi più recenti, era usanza comune squarciare le rana per provocare la pioggia. Una particolare considerazione per le rana si riscontra fra gli Indiani d’America, tanto che le tribù dell’Orinoco giungevano a considerare il rospo come una vera e propria divinità delle acque. In passato, con le rana o con la loro pelle, si eseguivano vari incantesimi, in particolare contro il dolore e le malattie che si credeva di poter trasferire sull’animale. Tra le narrazioni della mitologia figura quella di cui è protagonista Latona. La dea trasformò in rana i contadini di un villaggio della Licia, in Asia Minore, che le avevano negato un po’ d’acqua per dissetarsi, dopo che aveva partorito Apollo ed Artemide, ed era giunta in quella località stanca ed accaldata per sfuggire alla gelosa Era.

BARCELLONA

Barcellona (in catalano e spagnolo Barcelona – pronuncia rispettivamente [bəɾsəˈlonə] e [baɾθeˈlona]) è una città di 1.619.337 abitanti (regione urbana: 3.225.058 abitanti) della Spagna, capoluogo della Catalogna, una comunità autonoma della parte nord-orientale dello stato, oltre che capoluogo dell'omonima provincia e della comarca del Barcelonès. Soprannominata Ciudad Condal o Ciutat Comtal (Città dei Conti), è la seconda città della Spagna per numero di abitanti dopo Madrid, la capitale. Nel 1992 fu sede dei Giochi Olimpici estivi. Nel 2004, a Barcellona, si è tenuto, per la prima volta assoluta, il Forum Universale delle Culture, la città ha ospitato l'Esposizione internazionale del 1888 e quella 1929 e inoltre Barcellona è sede dell'Unione per il Mediterraneo. Forte del turismo, del porto e della vicinanza alla Francia (160 km da Le Perthus), la città vide la sua già prospera economia impennarsi dopo i giochi olimpici del 1992. La città è il secondo maggior centro industriale e finanziario della Spagna dopo Madrid, nonché il maggior porto commerciale e turistico e uno dei maggiori d'Europa.

LONDRA

Londra (inglese: London, [ˈlʌndən]) è una speciale area amministrativa inglese di 8 308 369 abitanti. Capitale e maggiore città del Regno Unito e dell'Inghilterra, è situata nella parte meridionale della Gran Bretagna. Metropoli multietnica, è una città che ha enorme influenza nel mondo. Londra è la prima piazza borsistica d'Europa e possiede il più elevato PIL fra le città europee, ed il quinto al mondo. I suoi cinque aeroporti internazionali ne fanno il più grande snodo del traffico aereo globale; è anche sede del più antico sistema di metropolitana del mondo, la London Underground (The Tube). Londra è stata la capitale indiscussa dell'Impero Britannico, e quindi meta di flussi migratori durante e soprattutto dopo l'era coloniale.
Londra è la città più popolosa dell'Unione europea; l'area metropolitana conta quasi 14 milioni di residenti e si estende per svariate decine di chilometri lungo la valle del Tamigi, fino al suo enorme estuario. Molti degli abitanti, chiamati londinesi (londoners), provengono dall'estero o sono di origine straniera: Londra risulta così una delle città più cosmopolite del mondo. È la città più visitata al mondo dal turismo internazionale.
La sua estensione superficiale la rende la città più estesa d'Europa, seguita da Roma e Berlino.
A Londra hanno sede numerose istituzioni, organizzazioni e società internazionali. Vi si trovano importanti musei, teatri e sale da concerto; la città contiene quattro patrimoni dell'umanità. Inoltre, vi risiede stabilmente il monarca del Regno Unito presso Buckingham Palace ed il parlamento; il primo ministro occupa l'abitazione a 10 Downing Street.
Per tutte le caratteristiche elencate, Londra conquista il titolo di Città globale, classificandosi come l'unica città britannica nella lista delle Città Mondiali Alfa.
Dal 2000, con le riforme volute dal governo di Tony Blair, Londra è amministrata in maniera federale da un'unica autorità centrale, la Greater London Authority con un proprio Sindaco e una propria Assemblea, e da 33 quartieri londinesi, tra cui la Città di Londra e la Città di Westminster.
Attualmente il concetto di Londra capitale è da riferirsi alla Grande Londra e non alla sola city, tant'è che tutte le istituzioni governative (a partire dall'incoronazione del re nell'Abbazia di Westminster) hanno sede nella città di Westminster.

PARIGI

Parigi (in francese Paris, pronuncia [paˈʁi]; con riferimento alla città antica Lutezia, in francese Lutece [lyˈtɛs], dal latino Lutetia Parisiorum) è la capitale e la città più popolosa della Francia, capoluogo della regione dell'Isola di Francia e l'unico comune ad essere nello stesso tempo dipartimento. È inoltre dopo Londra, Berlino, Madrid e Roma il quinto comune più popoloso dell'Unione europea.
Con oltre 28 milioni di turisti l'anno, Parigi è la città più visitata al mondo. Secondo la rivista The Economist (2010)è la città più cara al mondo. Parigi ha una popolazione di 2.274.880 abitanti e in considerazione della superficie comunale una delle più alte densità abitative del mondo. Tuttavia, l'estensione urbana della capitale francese è ben più ampia del suo territorio comunale. L'area metropolitana infatti, detta anche Grande Parigi (in francese Grand Paris), conta una popolazione di quasi 12 milioni di persone, ed è una tra le più popolose d'Europa.
Ereditando la storia di un impero coloniale estesosi su cinque continenti, Parigi è considerata come il centro del mondo francofono e ha mantenuto una posizione internazionale di grande rilievo, sia come influente metropoli mondiale, sia come centro culturale, politico ed economico di indiscusso prestigio. Ospita, tra gli altri, il quartier generale dell'OECD e dell'UNESCO. Secondo stime effettuate dalla CNN, nel 2009 Parigi era sede di 27 delle aziende "Fortune global 500" - seconda città al mondo - davanti Pechino, New York e Londra. La presenza in città di una delle più importanti borse internazionali e le sue numerose attività affaristiche, politiche e turistiche, fanno di Parigi uno dei principali "hub" del mondo.
La città, costruita su un'ansa della Senna, oltre che fondamentale snodo di trasporti e traffici del continente europeo. In effetti, la posizione di Parigi al centro dei principali itinerari commerciali terrestri e fluviali le permise di diventare una delle città più influenti della Francia a partire dal X secolo, con la costruzione dei palazzi reali, di ricche abbazie e della celebre cattedrale di Notre-Dame. Lungo tutto il corso della propria storia, Parigi ha saputo influenzare in modo determinante la politica, cultura, lo stile di vita e l'economia dell'intero mondo occidentale. Nel XIII secolo diede grande impulso alla rinascita delle arti e del sapere grazie alla presenza della prestigiosa Università della Sorbona nel Quartiere latino, nel XIV secolo divenne una delle più importanti città del mondo cristiano. Nell'Età moderna la sua influenza continuò a crescere in tutti i sensi: nella seconda metà del XVII secolo fu la capitale della più grande potenza militare del continente, nel Settecento divenne il cenacolo europeo della cultura e dei "lumi", per poi avviarsi nell'Ottocento a divenire la città dell'arte, dei piaceri e del divertimento.
Scrigno contenente numerosi monumenti dall'incalcolabile valore storico ed artistico, Parigi rappresenta il simbolo stesso della cultura francese e del suo prestigio nel mondo. I turisti le attribuiscono spesso il qualificativo di "più romantica città del globo": titolo derivato dal periodo della "Belle époque" durante la quale Parigi fu profondamente trasformata dal barone Haussmann, guidato dall'imperatore Napoleone III che voleva fare della capitale francese la più bella città d'Europa: una delle più grandi e criticate (visto lo sventramento del cuore storico della città) rivoluzioni urbanistiche mai conosciute nella storia dell'umanità.

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domenica 19 gennaio 2014

Festa Compleanno 20esimo...


Estate 2013;)


















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AVVISO

AVVISO PER GLI STUDENTI DEL I ANNO DI
SCIENZE FARMACEUTICHE APPLICATE
A. A. 2013/14
Il corso di ELEMENTI DI INFORMATICA avrà
inizio Giovedi' 3 Ottobr e 2013 in Aula
Informatica didattica (Edificio B c/o Aula 7)
alle ore 13.15.
Prof. A. Montanaro

TESTI FISICA

Prof. Giorgio Cattapan
E–mail: giorgio.cattapan@unipd.it
Fisica e Matematica
D. SCANNICCHIO
Fisica Biomedica
Ed. EdiSES, Napoli
ISBN 978 88 7959 558 2
APPUNTI DI LEZIONE
Indirizzo web
http://www.pd.infn.it/˜cattapan
click su Teaching Repository −!
−! click su SFA
Un percorso alternativo: www.pd.infn.it
click sui links −! Fisica Teorica −!
−! Personnel −! Cattapan
−! Teaching Repository −! SFA

SERVIZIO TUTORATO

AVVISO PER GLI STUDENTI DEL I ANNO DI
SCIENZE FARMACEUTICHE APPLICATE
A. A. 2013/14







L' attività di tutorato per Fisica e
Matematica sarà svolta quest'anno dal Sig.
Antonio Cauchi col seguente orario di
ricevimento:
Lunedì ore 11-13
Mercoledì ore 11-13
in aula tutor (vicino aula 6 e aula studio)
al Dipartimento di Farmacia, via Marzolo 5.
Il Sig. Cauchi è contattabile all' indirizzo
E-mail:
antonio.cauchi@studenti.unipd.it

CALENDARIO ESAMI DI FISICA E MATEMATICA

CALENDARIO ESAMI DI FISICA E MATEMATICA



A.A. 2013/2014
I compitino
14/11/2013
II compitino
17/12/2013
Sessione Invernale
I Appello
Scritto
28/01/2014
Orale
30/01/2014
II Appello
Scritto
13/02/2014
Orale
18/02/2014
Sessione Estiva
I Appello
Scritto
18/06/2014
Orale
24/06/2014
II Appello
Scritto
8/07/2014
Orale
10/07/2014
Sessione d i Recupero
I Appello
Scritto
03/09/2014
Orale
04/09/2014
II Appello
Scritto
17/09/2014
Orale
18/09/2014
N.B. Le date indicate possono subire variazioni in casi di forza maggiore

venerdì 17 gennaio 2014

Ipertesto - cos'è

  L'ipertesto è uno strumento di comunicazione sviluppatosi in ambiente informatico e strettamente legato all’uso del computer; è sostanzialmente un insieme di documenti (se di solo testo, abbiamo l'ipertesto vero e proprio), anche di diverso tipo( testi scritti, suoni, immagini, filmati: abbiamo allora un "ipermedia") collegati tra loro in una struttura logica che permette una consultazione "a salti" decisa dal lettore, ma predisposta dall’autore all'atto della sua creazione. La stesura e consultazione di un documento tradizionale ( per es. un libro), è lineare , mentre invece, quella ipertestuale procede per associazioni ( come in questo documento).

Ipertesto e cognitivismo

  Secondo molti studiosi, la struttura logica di un ipertesto è del tutto simile allo sviluppo della conoscenza, rappresentabile con una mappa concettuale. Non esiste solo un collegamento sequenziale tra un concetto ed un altro, ma i concetti stessi sono tra di loro uniti da una fitta rete di collegamenti. La conoscenza, di per se stessa, non è chiusa, ma compie dei salti, dei veri e propri collegamenti fra un oggetto di informazione ed una altro, a lui strettamente associabile per qualche motivo. L'ipertesto e l'ipermedia offrono dunque al discente la possibilità di affrontare le diverse tematiche di apprendimento secondo una modalità reale ed efficace; inoltre permettono di individualizzare l'apprendimento, dal momento che i percorsi seguiti per apprendere un determinato contenuto, possono non essere gli stessi e ci si può fermare a diversi livelli di approfondimento, a seconda degli interessi e delle capacità del fruitore.

Una cosa comunque è certa : l’intervento e la mediazione del docente in qualità di tutor del processo è sempre indispensabile, in un rapporto di insegnamento-apprendimento, è strategica, a rischio di assistere a veri e propri "zapping"ipertestuali degli alunni lasciati soli con un ipermedia.

L'ideale, a questo punto, sarebbe quello di creare un ipermedia con i bambini: dal momento che il sapere si "costruisce", significativo e motivante può essere la costruzione di una presentazione della storia del proprio paese/città, oppure di storie e racconti. Personalmente, utilizzo un programma semplicissimo di generazione ipermediale, Amico 3.0 della Garamond (vd. per informazioni il sito www.garamond.it)

Oltre a tutto questo non si deve dimenticare la pluralità di canali e di media veicolati da un ipermedia (mi viene spontaneo un collegamento alle "Intelligenze multiple" di Gardner), che integra, al suo interno, suoni, immagini, animazioni, filmati. Allora, un apprendimento che fa affidamento sulla pluralità di canali percettivi, sull’emotività e sulla loro integrazione e su strumenti di rappresentazione non legati al linguaggio verbale può essere efficace perché vicino al modo di apprendere dell’uomo, che determina il proprio apprendimento non solo leggendo un testo, ma imitando ( sguardo all'azione/animazione di altri), ascoltando (comprensione orale di una spiegazione o di una narrazione) o interpretando un immagine ( la prima forma di scrittura dell'uomo…).

Libro ed ipertesto a confronto: i vantaggi dell'ipertesto

  Non bisogna dimenticare che il mezzo stampato usufruisce di un supporto più maneggevole, facilmente annotabile e sottolineabile. Il lettore più aver più agevolmente l’idea di dove si trova in rapporto all’insieme del libro ed inoltre lo spazio di visione del testo è più ampio. Tuttavia nel mezzo stampato il lettore non potrà né aggiornare né personalizzare i contenuti,.Le immagini sono statiche, non è possibile utilizzare suoni o musica ed il ritrovamento delle informazioni può diventare lento, specialmente quando se ne devono cercare parecchie inerenti ad un determinato argomento o si deve passare da un argomento ad un altro. Resta pur sempre il vantaggio che un’intera enciclopedia di diversi volumi può essere compresa in un solo cd rom....

In secondo luogo c’è l’aspetto del potenziamento della consultazione ed analisi di specifiche informazioni testuali : pensiamo a tutte le circostanze in cui, leggendo un testo, sentiamo la necessità di ottenere migliori e più dettagliate informazioni su una nozione specifica o dei chiarimenti su una nozione di difficile comprensione, oppure vedere il testo da cui una citazione è tratta e via dicendo.

Libro ed ipertesto a confronto: i limiti dell'ipertesto

  L’ipertesto, soprattutto se multimediale (ipermedia), presenta anche però dei rischi, quali il disorientamento e la distrazione.

In un sistema ipertestuale si può naufragare (visto che si parla tanto di navigazione...) in un "mare magnum"di informazioni, dimenticando il problema su cui si sta lavorando ; inoltre, collocare un giovane alunno curioso ed indisciplinato in un ricco ambiente ipermediale può essere come dare un telecomando ad uno studente dinanzi ad una tv con molti canali decisamente interessanti. A volte l’attenzione dello studente può essere maggiormente rivolta alla musica di sottofondo piuttosto che al messaggio che appare scritto: a questo riguardo, mi ricordi di alunni può interessati all'effetto di animazione "esplosivo" piuttosto che al contenuto della videata...L’immagine, come alla tv ( specie se in movimento) fa mettere in secondo piano tutto quanto è scritto.

Occorre quindi, da parte degli insegnanti, predisporre un preciso ambiente di apprendimento, compiendo anche delle modifiche nelle condizioni di impiego del mezzo : certi aspetti, soprattutto quelli capaci di generare partecipazione attiva, curiosità, elaborazione personale, controllo, devono essere intenzionalmente valorizzati attraverso strumenti ed interventi specifici. L'insegnante quindi non viene superato dal mezzo multimediale, ma diventa tutor, guida dell'alunno lungo il suo percorso di apprendimento, uno "stratega della conoscenza".

Elisa - Ecco che


pomeriggi impegnativi....;)


Dallas,città degli Stati Uniti d'America












 Dallas è una città degli Stati Uniti d'America, capoluogo della contea omonima, nello stato del Texas. È la terza città del Texas e la nona degli Stati Uniti in ordine di grandezza, ed insieme a Fort Worth è la più grande area economica metropolitana negli Stati Uniti centro-meridionali. Dallas si estende nelle adiacenti contee di Collin, di Denton, di Kaufman e di Rockwall. Inoltre, in questa città, si è consumato l'assassinio del Presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy il 22 novembre del 1963.
Secondo il censimento effettuato nel 2000 dall'United States Census Bureau, Dallas aveva una popolazione totale di circa 1,1 milioni di abitanti, ma secondo le stime nel 2008 è salita a 1.279.910. Dallas è il principale centro economico e culturale dell'area metropolitana Dallas-Forth Worth-Arlington, abitualmente chiamata Dallas – Fort Worth Metroplex o semplicemente "DFW". Sempre secondo il censimento del 2000, la Metroplex aveva una popolazione di circa 5,1 milioni di abitanti che la rendono la quarta area metropolitana degli Stati Uniti e una delle cinquanta aree metropolitane più grandi nel mondo. La Metroplex, in continua crescita, secondo una stima del 2008, avrebbe superato i 6.300.006 di abitanti.
Nell'area metropolitana di Dallas hanno sede oltre quattrocento grandi società, il che la rende la città con la più alta concentrazione di aziende negli Stati Uniti ed il suo aeroporto è il terzo al mondo per traffico commerciale.