Piccolo animale vertebrato, appartenente alla famiglia dei ranidi,
alla classe degli anfibi, ed all’ordine degli anuri. Non ha coda; il suo
corpo è coperto drana pelle molto liscia; le gambe anteriori, brevi,
sono fornite di quattro dita, quelle posteriori, più lunghe, hanno
cinque dita. Ha attitudine al salto ed al nuoto La bocca, con larga
apertura, è provvista di denti solamente nella mascella superiore, e la
lingua, bifida all’estremità posteriore è protrattile ed usata per
afferrare la preda. Ha grossi occhi sporgenti, ed il timpano scoperto.
Sprovviste di coste e di diaframma, le r adulte respirano per le
narici, a bocca chiusa, abbassando ed innalzando la base della cavità
orale, con : due polmoni semplici a sacco; non hanno trachea alla
laringe. Le rana giovani respirano per branchie. Le r depongono le uova
in ammassi mucillaginosi galleggianti, che il maschio feconda. Dall’uovo
nasce la larva, che poi si trasforma in girino o botolo, con piccolo
corpo rotondo, bocca circolare munita di becco, senza zampe; per nuotare
si serve della coda lunga ed appiattita lateralmente e la sua
respirazione, dapprima acquatica, avviene a mezzo di un ciuffo di
branchie al lato del collo. Attraverso una nota ed interessante
metamorfosi, il girino diventa rana: a poco a poco nascono le zampe
posteriori, indi le anteriori, sparisce la coda; nella bocca spuntano i
denti; si formano i polmoni e la respirazione diventa aerea; dapprima
erbivoro, il girino trasformato in rana diventa insettivoro.
Dopo il letargo invernale, che trascorrono affondate nella melma, le
rana si svegliano a primavera. Soltanto il maschio gracida, gonfiando
due sacchi laringei che escono da due fessure nel collo. Respirano anche
sott’acqua a mezzo dei pori della pelle. Sono utilissime
all’agricoltura, distruggendo gran numero di insetti. La carne delle
rana è commestibile. La rana esculenta {rana verde e comune) è là più
conosciuta. Nella parte superiore è verde con macchie gialle o brune,
nella parte inferiore è bianca. Vive quasi sempre nell’acqua. La rana
temporaria (rana rossa) allo stadio adulto abbandona l’acqua e vive
generalmente nei prati di montagna. È molto agile al salto, di color
rossiccio, con due fasce nere ai lati della testa. La rana castesbeiana
(rana toro) è famosa per le sue straordinarie caratteristiche. Vive
nell’America del N ma anche da noi, è lunga circa 20 cm e fa salti di
tré o quattro metri. Si nutre di uccelli acquatici e di piccoli pesci.
La sua voce è così sonora che ricorda il muggito del bue.
• Magia e mitologia. Largamente impiegate nelle pratiche magiche, le
rana, in quanto animali acquatici, sono considerate custodi della
pioggia e hanno quindi una parte ,di primo piano in molti rituali e
pratiche magiche destinate a favorire la pioggia. Queste pratiche erano
un tempo diffuse in ogni parte del mondo. Europa compresa, dove, nel
medioevo e anche in tempi più recenti, era usanza comune squarciare le
rana per provocare la pioggia. Una particolare considerazione per le
rana si riscontra fra gli Indiani d’America, tanto che le tribù
dell’Orinoco giungevano a considerare il rospo come una vera e propria
divinità delle acque. In passato, con le rana o con la loro pelle, si
eseguivano vari incantesimi, in particolare contro il dolore e le
malattie che si credeva di poter trasferire sull’animale. Tra le
narrazioni della mitologia figura quella di cui è protagonista Latona.
La dea trasformò in rana i contadini di un villaggio della Licia, in
Asia Minore, che le avevano negato un po’ d’acqua per dissetarsi, dopo
che aveva partorito Apollo ed Artemide, ed era giunta in quella località
stanca ed accaldata per sfuggire alla gelosa Era.
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